Referendum sul taglio dei parlamentari, Roberto Saviano contro Nicola Zingaretti: “La sopravvivenza politica vale molto di più di quella di esseri umani”.
Roberto Saviano scende in campo in vista del referendum sul taglio dei parlamentari e lo fa con una serie di tweet contro il Partito democratico e contro il Movimento 5 Stelle.
E quindi, al #referendum confermativo del 20 settembre, il #PD voterà SÌ per la "sopravvivenza del Governo". Lo ha deciso – circostanza rara… probabilmente oggi pioverà – il Segretario #Zingaretti.
— Roberto Saviano (@robertosaviano) September 8, 2020
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Saviano contro Zingaretti sul referendum sul taglio dei parlamentari
La posizione dell’autore di Gomorra è chiara: no al referendum sul taglio dei parlamentari. Roberto Saviano si è esposto e lo ha fatto con una serie di tweet con i quali ha attaccato il Segretario del Pd Nicola Zingaretti e l’ex capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio.
Uno dei messaggi social più duri è quello contro il Segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti, che ha proposta la linea de Sì al referendum sul taglio dei parlamentari.
“E quindi, al referendum confermativo del 20 settembre, il Pd voterà SÌ. Lo ha deciso il segretario Nicola Zingaretti. Una comunicazione secca, per indicare la linea politica su una questione che non sembra essere importante in sé, ma che pare fondamentale per la “sopravvivenza del governo”. Quanta decisione segretario! Quanta asciutta determinazione! Non come gli sproloqui in politichese che ha dedicato a chi le faceva notare che il suo partito non ha battuto ciglio quando si è trattato di rinnovare gli accordi con gli aguzzini libici contro le determinazioni della assemblea nazionale del Pd. Ma è comprensibile: la sopravvivenza politica vale molto di più di quella di esseri umani che neanche conosciamo, poiché occultati alla nostra vista dai lager libici”.
“I decreti sicurezza non li cambieranno, Luigi Di Maio, è intriso di una cultura profondamente autoritaria e xenofoba”
Saviano ha poi chiarito la sua posizione in occasione di una lunga intervista a la Stampa.
“Non se ne può più di chi non ha una posizione su nulla e giustifica la propria esistenza da 25 anni prima in opposizione a Berlusconi e poi a Salvini. Indignandosi quando sono all’opposizione e lasciando tutto immutato (per meglio gestire il potere) quando sono al governo. È politica questa? A me pare arte della sopravvivenza“, ha commentato lo scrittore parlando di Nicola Zingaretti.
Parlano dei decreti Sicurezza di Matteo Salvini, Roberto Saviano ha criticato duramente anche Luigi Di Maio, ex capo politico del Movimento 5 Stelle.
“Non li cambieranno mai perché il capo di fatto del M5S (Crimi è solo una testa di legno), Luigi Di Maio, è intriso di una cultura profondamente autoritaria e xenofoba. Poi può darsi che se il Pd gli consentisse di allargare il suo staff a mille persone o di nominare tutti i suoi ex compagni di scuola nei consigli di amministrazione delle società partecipate più rilevanti, forse qualche speranza ci sarebbe. Ma non sono molto fiducioso“